Chi numera gli anni fa conto con la morte.
Ciò che non si può vendere si deve donare.
Non viene ingannato se non chi si fida.
Chi naviga nel mar delle sensualità si sbarca al porto delle miserie.
Chi dà il maneggio di casa alle donne, ha sempre il filiere all'uscio.
La giovinezza è uno sproposito; la virilità, una lotta; la vecchiaia, un rimpianto.
I sessant'anni sono quell'età in cui ci si sente finalmente giovani. Ma è troppo tardi.
Il giovane conosce il suo paziente, ma il vecchio ne conosce anche la famiglia, vivi e morti, su e giù per le generazioni.
I quarant'anni sono la vecchiaia della giovinezza, ma i cinquant'anni sono la giovinezza della vecchiaia.
Tutto ciò che è ancora bello a trent'anni, è triste a cinquanta e grottesco a sessanta.
Il segreto è superare gli ottanta. Dopo è una passeggiata.
L'uomo arriva come un novizio ad ogni età della vita.
Si ammette di avere quarant'anni soltanto dopo avere superato i cinquanta.
Il tempo sarà anche galantuomo, ma l'età non è certo una gentildonna.
Dopo una certa età ognuno è responsabile della sua faccia.