Come dice il poeta, scusate se la mia ignoranza è minore della vostra.
È fallita l'idea che un Paese si governa come un'azienda.
Per tornare ad essere sicuri si deve fare una regola contabile che impedisca prima di creare, e poi di mettere in circolo una ricchezza "futura" che non c'è, se non per chi specula.
In Sudamerica il condono fiscale si fa dopo il golpe; in Italia prima delle elezioni; ma invertendo i fattori il prodotto non cambia: il condono fiscale è comunque una forma di prelievo fuori legge.
In generale in Europa e in Italia, la ricreazione è finita. Non può continuare, deve finire, l'illusione che la spesa pubblica sia o possa essere una variabile indipendente dal Pil.
Deve essere molto ignorante perché risponde ad ogni domanda che gli fatta.
L'ignoranza è madre di molti traviamenti.
L'ignoranza è madre della felicità e beatitudine sensuale.
Ciò che definiamo male è semplicemente ignoranza che batte la testa nelle tenebre.
C'è un'ignoranza da analfabeti e un'ignoranza da dottori.
È solo l'ignoranza a creare mostri o spauracchi: i nostri reali conoscenti sono tutti persone molto comuni.
Il vero stolto, quello che gli dei scherniscono o riducono in rovina, è colui che non conosce se stesso.
La mia ignoranza è finita verso i tre o i quattro anni e certe volte ne sento la mancanza.
La nostra conoscenza può essere solo finita, mentre la nostra ignoranza deve essere necessariamente infinita.
Non è la più vituperevole ignoranza quella che consiste nel credere di sapere ciò che non si sa?