Ma come, Amore? Mi sei stato lontano così poco e non sai più baciare?
La perfezione può sussistere con la sproporzione, la bellezza solo con la proporzione.
Una birra forte, un tabacco profumato e una donna, questo è piacere.
L'uomo è una creatura che sa presto, ma mette in pratica tardi.
Chi è il più felice degli uomini? Chi apprezza i meriti degli altri, e trova gioia nel loro piacere, come se fossero suoi propri.
È meglio che tu sopporti l'ingiustizia piuttosto che il mondo sia senza legge. Perciò ciascuno si pieghi alla legge.
Non si è mai troppo lontani per non trovarsi.
La solitudine non la si trova, la si crea.
La poesia è distacco, lontananza, assenza, separatezza, malattia, delirio, suono, e soprattutto, urgenza, vita, sofferenza. È l'abisso che scinde orale e scritto.
Stare lontani aiuta a conquistare una prospettiva più ampia. Ma troppo a lungo, rischia di appannare lo sguardo. Di cancellare le memorie.
E invece neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi.
Sono felice? No, ovvio. Mi manca da morire. Ma non posso fare molto. Proprio perché lo amavo, ho dovuto lasciarlo andare. Vivo guardando avanti. Non so cosa il futuro mi riserverà. Ho paura? Tanta. Ho deciso di vivere giorno dopo giorno.
Desidero tenerla vicino. Desidero abbracciarla stretto. Chiudo gli occhi. Non mi serve sapere che aspetto ha. Devo solo sentire il suo odore, baciarla e saperla vicina a me.
La lontananza aumenta il prestigio.
Se si allontanano i corpi, si dividono le menti e i sentimenti diventano di cartone.
Io so soltanto che preferirei parlare con te, ma siccome sono costretto a scrivere perché sei distante un milione di chilometri... allora devo scrivere qualunque cosa, qualunque cosa o tutto, così come viene.