Alcuni scrittori prendono gusto al bere, altri al pubblico.
Un narcisista è qualcuno più bello di te.
Ogni qual volta che un amico ha successo una piccola parte di me muore.
Non basta avere successo, bisogna che i nostri conoscenti falliscano.
Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci, è difficile fermarsi. È come essere alcolizzati.
Quando un amico ce la fa, un piccolo qualcosa muore dentro di me.
Uno scrittore che parla dei propri libri è quasi insopportabile quanto una madre che parla dei propri figli.
Molti scrittori scrivono libri che loro stessi non leggerebbero mai.
Un grande classico è uno scrittore che si può lodare senza averlo letto.
Per uno scrittore lo scrivere è un verificare e rendere concreta la vita drammatica che trascorre.
Chi mira a divenire un grande scrittore dee disprezzare le cortesie ed i favori; perché tanto più facilmente e tanto più alto ascende, quanto più si fa padrone di se medesimo.
Non credetegli quando dicono che lo scrittore deve adoperare una lingua che tutti devono capire. Non la deve capire nessuno! Figurarsi. Devono leggerla, rileggerla; sennò quale sarebbe la polivalenza linguistica dello scrittore nel tempo?
Il dovere dello scrittore è contemplare l'esistenza, non dissolversi in essa.
Se uno scrittore è prolifico, date un'occhiata a sua moglie. È quasi sempre brutta. E che volete che faccia il poveretto? Scrive!
I buoni scrittori toccano spesso la vita. I mediocri la sfiorano con una mano fuggevole. I cattivi scrittori la sforzano e l'abbandonano.
Gli scrittori non dovrebbero sforzarsi di imitare il modo di guardare le cose di qualcun altro. Non funzionerebbe.