Essere un eroe ha il suo prezzo.
La società borghese manca di eroismo.
Penso a un eroe come a qualcuno che comprende la responsabilità che deriva dal proprio essere libero.
Ogni vero eroe sa portare il peso dei colpi che subisce.
Un vero eroe non lascia che la tristezza e la solitudine prendano il sopravvento.
Gli eroi sono più inclini all'autocitazione che all'autocritica.
È concesso anche a un eroe morente chiedersi prima di morire come parleranno di lui gli uomini dopo la sua morte.
L'imbecille finisce dove comincia l'eroe.
L'adorazione dell'eroe è più forte dove c'è meno riguardo per la libertà umana.
L'eroe non è colui che non cade mai ma colui che una volta caduto trova il coraggio di rialzarsi.
Gli eroi, d'altro canto, hanno certi privilegi. Possono andare ovunque, sfidare chiunque, purché abbiano il coraggio e la forza di farlo.