La vita è un esperimento che in gran parte io non ho ancora tentato.
A casa mia avevo tre sedie: una per la solitudine, due per l'amicizia, tre per la società.
Probabilmente ci sono parole che sono rivolte esattamente alla nostra condizione e che, se potessimo veramente udirle e capirle, sarebbero, per la nostra vita, più salutari del mattino o della primavera; e forse ci farebbero vedere le cose sotto una diversa luce.
Non parlerei tanto di me stesso se ci fosse qualcun altro che conoscessi ugualmente bene.
Il complimento più grande che mi è mai stato fatto fu quando uno mi chiese cosa ne pensassi, ed attese la mia risposta.
Il massimo che posso fare per un amico è di essere semplicemente suo amico. Non ho ricchezza da donargli. Se lui sa che sono felice nel volergli bene, non vorrà altra ricompensa. Non è divina in ciò l'amicizia?
La vita io l'ho castigata vivendola.
L'arte imita la vita.
Contro le infamie della vita le armi migliori sono: la forza d'animo, la tenacia e la pazienza. La forza d'animo irrobustisce, la tenacia diverte e la pazienza dà pace.
Chi non stima la vita, non la merita.
La più grande gioia della vita è la convinzione di essere amati.
Chi evita l'errore elude la vita.
Una vita è un'opera d'arte. Non c'è poesia più bella che vivere pienamente.
La vita abbatte e schiaccia l'anima e l'arte ti ricorda che ne hai una.
Ma la vita è così: ammassata e secca, piena di avvenimenti sterili e ripetuti e sempre uguali e di cui si perde memoria. Spremi, e verrà fuori un pulviscolo di frustazioni standard e un odore di fenolo, un polverizzarsi di garze faraoniche.
La felicità non va ricercata nel cielo sempre sereno, ma nelle piccole cose con le quali costruiamo la vita.