La vanità è la passione dominante dell'uomo.
I sogni sono vita senza memoria.
Le nostre emozioni stanno nelle nostre parole come uccelli impagliati.
Nulla, neppure un giudizio giusto, è più intelligente d'una sospensione del giudizio.
Bisogna fare cose folli, ma farle con il massimo di prudenza.
L'uomo non sogna della donna perché la trova misteriosa; egli decide che essa è misteriosa, per giustificare il suo sogno di lei.
La felicità non sta nell'essere amati: questa è soltanto una soddisfazione di vanità mista a disgusto. La felicità è nell'amare.
Il sapiente ha tutte le cose mutabili come cose che non sono, ed afferma quelle non esser altro che vanità ed un niente; perché il tempo a l'eternità ha proporzione come il punto a la linea.
Ciò che rende la vanità degli altri insopportabile, è che offende la nostra.
L'ambizione non è che una semplice vanità passata di grado.
È un errore credere che la donna sia vanitosa; ossia, bisogna dire che la donna è vanitosa, ma l'uomo è assai più vanitoso della donna.
Non avrei potuto essere più disperatamente cieca se fossi stata innamorata. Ma è stata la vanità, non l'amore, che mi ha perduta.
La vittoria della vanità non è la modestia, tanto meno l'umiltà, è piuttosto il suo eccesso.
La vanità, insaziato cormorano, consumato tutto il resto, addenta le sue viscere.
Purché un uomo non sia pazzo, si può guarirlo da ogni follia tranne la vanità.
Credilo fermamente: tutto è vanità quello che non conduce a santità.