Nominate Roma; è la pietra di paragone che scernerà l'ottone dall'oro.
Roma è la lupa che ci nutre delle sue mammelle; e chi non bevve di quel latte, non se ne intende.

Ippolito Nievo

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Roma
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Altre frasi di Ippolito Nievo

I calunniatori sono anche di solito vigliacchi.
— Ippolito Nievo
Si ha sempre torto a incaparsi di restar savi e di adoperare secondo le regole di saviezza, allorché tutti gli altri son pazzi ed operano a seconda della loro pazzia.
— Ippolito Nievo
La gioventù è il paradiso della vita: l'allegria è la gioventù eterna dell'animo.
— Ippolito Nievo
Non v'ha orgoglio che superi l'orgoglio degli umili.
— Ippolito Nievo
La coscienza ci assicura, che meglio è la generosità con la miseria, che la dappocaggine con la contentezza.
— Ippolito Nievo
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Altre citazioni sugli stessi argomenti

Roma è una città singolare. Disconosce i meriti dei suoi abitanti ed è pronta ad apprezzare virtù che non hanno.
— Giulio Andreotti
Roma, ne l'aer tuo lancio l'anima altera volante: accogli, o Roma, e avvolgi l'anima mia di luce.
— Giosuè Carducci
A Londra, tranne il Papa, c'è tutto. A Roma, tranne tutto, c'è il Papa.
— Pino Caruso
A Roma tutti sanno cosa succede, ma non lo capisce nessuno.
— Luigi Barzini junior
Roma sta bruciando, e il problema non sono quelli che hanno appiccato il fuoco. Quelli sono irrecuperabili. Il problema siamo noi, tutti noi, che non facciamo niente, che manovriamo per restare ai margini delle fiamme.
— Dr. Stephen Malley
Nominate Roma; è la pietra di paragone che scernerà l'ottone dall'oro. Roma è la lupa che ci nutre delle sue mammelle; e chi non bevve di quel latte, non se ne intende.
— Ippolito Nievo
A Roma tutto ha a un prezzo.
— Decimo Giunio Giovenale
Una città che, partita da modestissimi inizi, è tanto cresciuta da essere ormai oppressa dalla sua stessa grandezza.
— Tito Livio
Spesso mi tornano in mente cose che ho dimenticato negli anni. Ad esempio, l'altro giorno ho rivisto un mio duetto con Lionel Hampton, che serata. E quando mi ritrovai in un pianobar di via Veneto a Roma con Ella Fitzgerald e Oscar Peterson al pianoforte? Ero estasiato.
— Lelio Luttazzi
Stolto, che volli coll'immobil fato Cozzar della gran Roma, onde ne porto Rotta la tempia, e il fianco insanguinato; Chè di Giuda il Leon non anco è morto; Ma vive e rugge, e il pelo arruffa e gli occhi.
— Vincenzo Monti