A volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane.
Non è la voce che comanda la storia: sono le orecchie.
Le città non sono solo scambi di merci: sono scambi di gesti, parole, emozioni, memorie, tempo, saperi.
Un classico è un'opera che provoca incessantemente un pulviscolo di discorsi critici su di sé, ma continuamente se li scrolla di dosso.
Il significato della lotta, il significato vero, totale, al di là dei vari significati ufficiali è una spinta di riscatto umano, elementare, anonimo, da tutte le nostre umiliazioni.
Non si leggono i classici per dovere o per rispetto, ma solo per amore.
Nessun giovane crede che morirà mai.
I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo.
I giovani hanno sempre lo stesso problema: come riuscire a ribellarsi e conformarsi al tempo stesso. Adesso lo hanno risolto ribellandosi ai genitori e copiandosi a vicenda.
In gioventù vivere è godere, nella virilità lavorare, al di là di questa aspettar la morte.
Soltanto da giovani si vive nel presente. Da vecchi si sopravvive appena nel proprio futuro.
Se la gioventù è un difetto, essa è un difetto di cui ci liberiamo troppo presto.
I giovani debbono imparare ad essere filiali in casa e rispettosi in società; debbono essere coscienziosi e onesti; amare inoltre tutto quanto il prossimo, allacciando amicizia con i migliori. Se, dopo aver agito conformemente a questi precetti, resta loro qualche energia, leggano libri.
Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane.
La gioventù è il paradiso della vita: l'allegria è la gioventù eterna dell'animo.