Nell'eros come nella ghiottoneria, il piacere è fatto di precisione.
Si dicono classici quei libri che costituiscono una ricchezza per chi li ha letti e amati; ma costituiscono una ricchezza non minore per chi si riserba la fortuna di leggerli per la prima volta nelle condizioni migliori per gustarli.
Chi ha l'occhio, trova quel che cerca anche a occhi chiusi.
Non è la voce che comanda la storia: sono le orecchie.
Ogni incontro di due esseri al mondo è uno sbranarsi. Vieni con me‚ io ho la conoscenza di questo male e sarai più sicura che con chiunque altro; perché io faccio del male come tutti lo fanno; ma‚ a differenza degli altri‚ io ho la mano sicura.
Beati quelli il cui atteggiamento verso la realtà è dettato da immutabili ragioni interiori!
I giochi erotici rivelano un mondo innominabile che il linguaggio notturno degli amanti rende palese. Un tale linguaggio non si scrive. Lo si sussurra di notte in un orecchio, con voce arrochita. All'alba, lo si dimentica.
L'erotismo è ragionieristico, il sesso è trigonometrico e si applica solo per numeretti infiniti.
Non sapeva che, quando in una donna l'erotico e il tenero si mescolano, danno origine a un legame potente, quasi una fissazione.
L'erotismo è la ciliegina sulla torta quando manca la torta.
La più parte degli uomini è eroticamente cieca, poiché commette l'imperdonabile malinteso di scambiare eros con sessualità.
L'eccitazione è il fondamento dell'erotismo, il suo enigma più profondo, la sua parola-chiave.
Dell'erotismo si può dire, innanzitutto, che esso è l'approvazione della vita fin dentro la morte.
Il cristianesimo dètte da bere a Eros del veleno, costui in verità non ne morì, ma degenerò in vizio.
Nell'erotismo c'è questa gerarchia: chi fa; chi osserva; chi sa.