Questo che voi chiamate ordine è uno sfilacciato rattoppo della disgregazione.
I nostri sentimenti si facevano incolori e ottusi‚ poiché ci sentivamo come perduti tra malvagità e virtù ugualmente disumane.
Così, a cavallo del nostro secchio, ci affacceremo al nuovo millennio, senza sperare di trovarvi nulla di più di quello che saremo capaci di portarvi.
Lo humor è il comico che ha perso la pesantezza corporea e mette in dubbio l'io e il mondo e tutta la rete di relazioni che li costituiscono.
L'unico modo di fuggire alla condizione di prigioniero è capire com'è fatta la prigione.
Chi ha l'occhio, trova quel che cerca anche a occhi chiusi.
Se ti rammarichi per il fatto che nel tuo cuore non c'è più posto per i sentimenti è perché non hai mai visto che casino c'è nel mio armadio.
Mi guardo allo specchio, arrabbiata e delusa. Al diavolo i miei capelli, che non vogliono saperne di stare a posto.
Ormai tutto è talmente fuori posto che più niente è fuori luogo.
È ordine per la Città avere uomini valenti, per il corpo la bellezza, per l'anima la sapienza, per l'azione la virtù, per il discorso la verità. I contrari di questi sono disordine.
Chi non cerca trova.
Se noi volessimo creare un mondo nuovo, avremmo a disposizione il materiale già pronto poiché anche il primo fu creato dal caos.
L'essenza del classicismo è venire dopo. L'ordine presuppone un certo disordine che esso viene a sistemare.
Tutto è in uno stato di disordine assoluto.
La verità si ritrova sempre nella semplicità mai nella confusione.
Chi prega non può venire a patti con il disordine, sa armonizzare bene ogni cosa.