La morte è l'ammirevole liquidazione della vita.
La vita non è né brutta né bella, ma è originale!
Quaggiù quando noi non ci vogliamo male ci amiamo tutti, ma però i nostri vivi desideri accompagnano solo gli affari cui partecipiamo.
È proprio la religione vera quella che non occorre professare ad alta voce per averne il conforto di cui qualche volta - raramente - non si può fare a meno.
Le lacrime sostituiscono talvolta un grido.
Curioso come a questo mondo vi sia poca gente che si rassegni a perdite piccole; sono le grandi che inducono immediatamente alla rassegnazione.
Un giorno in più di attesa, uno in meno di speranza. Un giorno in più di silenzio, uno in meno di vita. La morte vaga per i corridoi e il mio compito è di distrarla perché non trovi la tua porta.
La morte, mistero inesplicabile, di cui un'esperienza quotidiana sembra non avere ancora convinto gli uomini.
La morte non è un evento estremo e conclusivo, è un elemento della vita con il quale noi tutti coabitiamo.
Morire. Non fosse che per fregare l'insonnia.
Poi c'hai del sangue mio sete si ardente, E perchi'io mora, o Morte acerba e ria, Sei mossa per ferir la donna mia, Col velenoso stral fiero e pungente.
Senza fede non potremmo accettare né concepire la morte.
La morte naturale non esiste: ogni morte è un assassinio. E se non si urla, vuol dire che si acconsente.
Deve essere terribile essere morto e non sapere come il Comitato per gli Stanziamenti ha votato oggi o chi è il vincitore del Premio Oscar. O terribile non conoscere questi fatti perché non si è ancora nati.
I morti hanno paura dei vivi. Ma i vivi, che non lo sanno, temono i morti.
Vado a cercare un Grande Forse.