La funzione del linguaggio non è quella d'informare, ma di evocare.
La struttura della parola è che il soggetto riceve il suo messaggio dall'altro in forma inversa.
Amare è essenzialmente voler essere amati.
L'inconscio è il discorso dell'altro.
L'amore è dare ciò che non si ha a qualcuno che non lo vuole.
Il sogno è un rebus.
Il linguaggio è la madre, non l'ancella del pensiero.
Non c'è modo di azione, né forma di emozione, che noi non condividiamo con gli animali inferiori. È solo attraverso il linguaggio che siamo superiori a loro, o l'un l'altro attraverso il linguaggio, che è il padre e non il figlio del pensiero.
Il linguaggio è un labirinto di strade. Vieni da una parte e ti sai orientare, giungi allo stesso punto da un'altra parte, e non ti raccapezzi più.
Un linguaggio è un gigantesco "come se".
Il limite del linguaggio si mostra nell'impossibilità di descrivere il fatto che corrisponde a una proposizione (che è la sua traduzione) senza appunto ripetere la proposizione.
Il linguaggio è un impoverimento del pensiero.
Chi non perdona al linguaggio non perdona alla cosa.
Il linguaggio, prima di significare qualcosa, significa per qualcuno.
Il linguaggio ha attaccato la muffa alle cose. L'epoca puzza già di frase fatta.
Il linguaggio è la veste del pensiero.