Chi non intraprende più lo sforzo di mentire al suo prossimo, lo offende.
Il plagio è la base di tutte le letterature, eccettuata la prima, peraltro ignota.
Le nazioni, come gli uomini, muoiono di impercettibili scortesie.
L'umanità è un'impresa sovrumana.
Lo sport consiste nel delegare al corpo alcune delle più elevate virtù dell'animo.
Si parla di miracolo quando Dio batte i suoi record.
Le menzogne sono sempre state considerate dei necessari e legittimi strumenti non solo del mestiere del politico o del demagogo, ma anche di quello dello statista.
Non servitevi dunque di questo termine così nobile, ideale, quando per dire la stessa cosa abbiamo nella lingua di tutti i giorni un'espressione eccellente: menzogna.
Quando si ha abbastanza immaginazione per addurre delle testimonianze in appoggio a una menzogna, tanto vale dire subito la verità.
La menzogna è uno schermo sottile; se guardi con attenzione, è trasparente.
La verità, come la luce, acceca. La menzogna invece è un bel crepuscolo, che mette in risalto tutti gli oggetti.
Il mentitore è sempre un piccolo tattico, mentre chi evita di mentire segue una strategia.
Tutti quelli che scrivono per mentire dovrebbero essere processati.
Chi non sa mentire, crede che tutti dicano il vero.
C'è una specie di rispetto e di deferenza nel mentire. Ogni volta che mentiamo a qualcuno, gli facciamo il complimento di riconoscere la sua superiorità.
C'è chi non è capace di mentire. Io invece sì, ma non lo faccio. I miei principi sono più elevati e nobili.