Essere poveri è il meno. È l'esser conosciuti come poveri, che fa male.
Le donne hanno lo strano istinto di aggrapparsi al pugnale che le trafigge.
A me par sempre di prodigarmi più di quanto dovrei. Non che io abbia da ridire nulla contro il lavoro, si badi: il lavoro mi piace e mi affascina, e me ne sto seduto a guardarlo per ore e ore. Godo nell'averlo da presso, e l'idea di liberarmene mi fa male al cuore.
L'ambizione non è che una semplice vanità passata di grado.
Mentre l'ambizioso lavora per sé, lavora per tutti. Noi siamo così legati che nessuno può lavorare solo per sé.
I gatti sono animali verso cui ho il massimo rispetto. I gatti e i non conformisti mi sembrano davvero i soli esseri in questo mondo che abbiano una coscienza pratica e attiva.
Ricordo un'infanzia di povertà dominata da seri problemi economici. La mia rivalsa è stata la scuola. Sono quasi sempre stata la più brava della classe.
Poveri. Infelici che non sono in grado di pagare le tasse.
Con la ricchezza, diceva Orazio, crescono le preoccupazioni. Con la povertà, non diminuiscono.
La povertà è il solo lusso delle persone oneste.
Non bisogna mai disprezzare i poveri, perché questo disprezzo ricade su Dio.
Quando i ricchi furfanti hanno bisogno di quelli poveri, quelli poveri possono fare il prezzo che vogliono.
Si dice che i ricchi possono permettersi di essere caritatevoli. Be', i poveri possono permettersi di essere nobili.
Solo chi ama conosce. Povero chi non ama!
L'età in cui si divide tutto, è quella in cui non si possiede nulla.
Oggi casa povera è il mondo intero, che ha tanto bisogno di Dio!