La carica di Presidente si è così imbastardita: mezzo regno e mezza democrazia, che nessuno sa se genuflettersi o sputare.
La democrazia è una forma piacevolissima di governo, piena di varietà e di disordine, e dispensa una sorta d'eguaglianza agli eguali come agli ineguali.
Le parole democrazia, socialismo, libertà, patriottico, realistico, giustizia hanno ciascuna diversi significati differenti che non possono essere riconciliati tra loro.
Quale comunità può stare in piedi se la minoranza non si adegua alle decisioni prese insieme, con un voto democratico? Non è un fatto di disciplina, ma di buon senso.
L'Occidente può sopportare una democrazia conquistata da nemici che sono completamente diversi da lui?
Perché bisogna anche tener conto dei Morti, nella vera democrazia.
Non possiamo rendere il mondo sicuro per la democrazia senza anche rendere il mondo sicuro per le disuguaglianze.
La storia della democrazia ci offre una curiosissima combinazione di utopie e miti.
Per cittadini ben educati, anzi cittadini che erano impiegati statali, la libertà era strettamente legata con l'ordine, e quando il 'disordine' della democrazia e dell'economia di mercato si spinge troppo avanti, viene accolto con favore chiunque prometta di riportare l'ordine.
La democrazia non è qualcosa in cui credi o un posto dove agganciare il tuo cappello, ma è qualcosa che fai. Tu partecipi. Se smetti di farlo, la democrazia va in pezzi.
La democrazia consiste nello scegliere i tuoi dittatori, dopo che questi ti hanno detto quello che tu pensi di voler sentire.