I libri non sostituiscono la vita, ma neppure la vita sostituisce i libri.
Saper dimenticare è indubbiamente un chiaro sintomo di salute fisica e mentale.
È utile avere un'ossessione: ci distrae.
Una guerra non termina con la pace, ma con la guerra successiva.
Sappiamo di dover morire, ma l'istinto di conservazione ci consiglia di dimenticarlo.
Shakespeare non dovette fare tanti sforzi per essere Shakespeare, né Goethe per essere Goethe, né Dante per essere Dante. La qual cosa è piuttosto avvilente.
I bei libri si distinguono perché sono più veri di quanto sarebbero se fossero storie vere.
Ci dovrebbe essere un tempo nella vita adulta dedicato a rivisitare le letture più importanti della gioventù. Se i libri sono rimasti gli stessi noi siamo certamente cambiati, e l'incontro è un avvenimento del tutto nuovo.
Il primo libro sarebbe meglio non averlo mai scritto. Finché il primo libro non è scritto, si possiede quella libertà di cominciare che si può usare una sola volta nella vita.
L'unica opera grande e perfetta è quella che non si sogna mai di realizzare.
Pubblicare un libro è parlare a tavola davanti ai domestici.
Un best-seller è generalmente un brutto libro la cui vendita permette all'editore di pubblicare degli altri libri altrettanto brutti, ma che non si vendono.
I libri vanno letti con la stessa cura e con la stessa riservatezza con cui sono stati scritti.
Spesso nella tua vita tu troverai che un libro è il migliore amico di un uomo.
Per scrivere un libro nel terzo millennio ci vuole una smisurata superbia. Basta entrare in una biblioteca comunale e guardare le vetrine di un cartolaio per capire che il mondo non ha bisogno di un volume in più.
I migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo, senza chiedere nulla.