Non è sufficiente fare del bene: bisogna farlo nella maniera corretta.
Non è necessario avere una religione per avere una morale. Perché se non si riesce a distinguere il bene dal male, quella che manca è la sensibilità, non la religione.
Bene e male, peccato e innocenza, attraversano il mondo tenendosi per mano. Chiudere gli occhi di fronte a metà della vita per vivere in tranquillità è come accecarsi per camminare con maggior sicurezza in una landa disseminata di burroni e precipizi.
Nulla è bene o male, se non si pensa di fare bene o male.
Si può fare più bene con un Ave Maria ben detta che non in terra di Missione trascurando il proprio dovere.
L'uomo deve poter scegliere tra bene e male, anche se sceglie il male. Se gli viene tolta questa scelta egli non è più un uomo, ma un'arancia meccanica.
Il bene è difficile, Dio ci ha dato i Dieci Comandamenti, mentre Satana soltanto uno: fai quello che vuoi.
Il bene si fa, ma non si dice. E certe medaglie si appendono all'anima, non alla giacca.
È nel profondo del cuore la radice di ogni bene, e, purtroppo, di ogni male.
Ciò ch'è ben fare, differire è male.
Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione.