Nessuno è obbligato ad amare nessuno, tutti abbiamo il dovere di rispettarci.
Il bene non dura molto, non ce ne siamo accorti quando è venuto, non l'abbiamo visto mentre c'era, ci accorgiamo della sua mancanza quando ormai se n'è andato.
Il destino è uno scrigno come altri non ne esistono, aperto e contemporaneamente chiuso, si guarda dentro e si può vedere quanto è successo, la vita passata, destino ormai compiuto, ma di quanto dovrà accadere non si ottiene niente, solo qualche presentimento, qualche intuizione.
L'inganno è come il mangiare e il grattarsi, tutto sta a cominciare.
Il mondo sarebbe molto più pacifico, se fossimo tutti atei.
Forse solo il silenzio esiste davvero.
Se si passa la vita a non offendere i sentimenti della gente e ad alimentare la loro vanità, si arriva al punto che non si riesce più a distinguere ciò che si dovrebbe rispettare.
Non c'è animale più libero del gatto, eppure seppellisce la sua porcheria. Il gatto è l'anarchico migliore.
Quando sei contento di essere semplicemente te stesso e non fai confronti e non competi, tutti ti rispetteranno.
Il rispetto è un diritto e un dovere per tutti.
Se tratti la gente con rispetto guadagnerai un'ampia benevolenza e migliorerai gli affari.
Gli inglesi non hanno rispetto per la loro lingua, e non insegnano ai loro figli a parlarla.
Ognuno, nel proprio ruolo e nel proprio ambito, si senta chiamato ad amare e servire la vita, ad accoglierla, rispettarla e promuoverla, specialmente quando è fragile e bisognosa di attenzioni e di cure, dal grembo materno fino alla sua fine su questa terra.
Il rispetto s'inspira e non si comanda.
Avere considerazione degli altri porterà i tuoi figli più avanti nella vita di qualsiasi diploma universitario.
Per sentir parlare così bene di sé bisogna morire. Pazzesco. Non ho mai capito perché ci sia più rispetto per i morti che per i vivi.