Sono sempre stata profondamente consapevole della mia mortalità.
Non sto soffrendo, io sto lottando!
Ci aspettavamo all'uscita dei rispettivi appuntamenti, assaporando l'attesa che precede il momento in cui ci saremmo visti di nuovo.
Sto lottando per rimanere parte della vita, per restare in contatto con quella che ero una volta!
Nessun sacrifico è troppo grande!
Il primo passo verso il cambiamento è la consapevolezza. Il secondo passo è l'accettazione. Il terzo passo è l'azione.
Aveva imparato la lezione peggiore che la vita possa insegnare: che non c'è un senso. E quando capita una cosa simile, la felicità non è piú spontanea. È artificiale e, anche allora, comprata al prezzo di un ostinato estraniamento da se stessi e dalla propria storia.
Quando siete inconsapevoli, la mente riceve passivamente il flusso costante di input proveniente dal mondo, le reazioni sono minime e non c'è alcuna forma di creatività.
L'uomo è infelice perché non sa di essere felice. Se qualcuno lo scoprisse diventerebbe immediatamente felice.
Ricordiamoci sempre che non crede davvero alle sue stesse opinioni colui che non osa dare libero spazio a quelle del suo avversario.
La singolarità vera e nuova, l'originalità, non è cosa che si procacci di fuori; si ha dentro o non si ha; e chi l'ha veramente non sa neppure d'averla e la manifesta con la maggiore semplicità.
Nulla è così buono per una persona ignorante quanto il silenzio; e se egli fosse cosciente di questo non sarebbe un ignorante.
La ricerca è ciò che tutti intraprenderebbero se non fossero immersi nella quotidianità della loro propria vita. Diventare consci delle possibilità della ricerca significa far parte di qualcosa. Non far parte di qualcosa significa disperare.
Tutte le influenze avverse e deprimenti possono essere superate, non con la lotta, ma coll'ergersi sopra di loro.
Esiste uno stato di consapevolezza che precede il pensiero. Cercalo.