Con le donne monologo volentieri. Ma il dialogo con me stesso è più stimolante.
La prova più forte contro una teoria è la sua applicabilità.
Nelle gioie e nei dolori, fuori e dentro, in ogni situazione, la donna ha bisogno dello specchio.
Una città dove gli uomini, parlando di una vergine che non lo è più, usano l'espressione "averla data via", merita di essere rasa al suolo.
Si può scrivere un libro intero su uno zero a cui si farebbe troppo onore liquidandolo con una riga.
Ciò che la lue ha risparmiato viene devastato dalla stampa. In futuro non sarà più possibile stabilire con certezza la causa dei rammollimenti cerebrali.
Gesù non intende il dialogo come una concessione che falsifica la verità.
Il dialogo è importante solo se ci arricchisce, se chiarisce idee che ci aiutano a percorrere meglio il cammino della nostra esistenza.
Il dialogo dovrebbe essere semplicemente un suono fra gli altri, solo qualcosa che esce dalla bocca delle persone, i cui occhi raccontano la storia per mezzo di espressioni visive.
Il dialogo con le altre religioni è condivisione. Non c'è bisogno quasi di parole. Il dialogo è vita vissuta.
La sollecitudine di accostare i fratelli non deve tradursi in una attenuazione, in una diminuzione della verità. Il nostro dialogo non può essere una debolezza rispetto all'impegno verso la nostra fede.
Ci si trascina di notte per le vie e si parla tra sé. Il dialogo alligna di giorno e risuona dei suoi traffici ignobili. Di notte si monologa. Come dei re.
Non vi può essere pace tra le nazioni senza la pace tra le religioni; non vi può essere pace tra le religioni senza il dialogo tra le religioni.
Il dialogo è indispensabile per la ricerca dell'unità, ma a condizione che non si compiaccia nella immobilità di una pace confessionale.
Vi sono molti per i quali il dialogo è un'ancora di salvezza a tal punto che, quando è finito, sprofondano in una certa disperazione.
Il dialogo planetario rende i ragazzi molto forti e molto creativi.