Il giornale è la conserva del giorno.
Quando Dio vide che tutto era buono la fede umana gli ha attribuito la vanità ma non l'incertezza del creatore.
La moderna fine del mondo si compirà in questo modo: in occasione dell'ultimo perfezionamento delle macchine si dichiarerà la incapacità a circolare degli uomini. Le automobili non riescono a portare avanti gli autisti.
La vita familiare è un'interferenza nella vita privata.
Che voluttà, mettersi con una donna nel letto di Procuste della propria visione del mondo.
Come ci sono sempre facce nuove, sebbene il contenuto degli uomini non vari molto, cosi devono esserci sempre nuove proposizioni con un simile materiale di pensiero.
I buoni giornalisti scrivono ciò che pensano; i migliori quello che dovrebbero pensare i loro lettori.
Saranno i giornali a riprendere nella loro cronaca il grigiore di delitti e punizioni. La spartizione è fatta, che il popolo si spogli dell'antico orgoglio dei suoi crimini.
Il giornalista non è tanto uno che vien pagato per ciò che scrive, quanto uno che vien pagato per ciò che non scrive.
Giornalismo. Un tempo toglieva uomini alle lettere; oggi il che è più grave ne dà.
Non sono un giornalista, sono un giornalaio.
I giornali italiani non sono tanto dannosi quanto irrilevanti.
I giornali sono pieni di sacrifici umani: li inscatolano, li rendono accettabili per i lettori; in un certo senso li ritualizzano. La cronaca è un bollettino di esecuzioni.
Il giornalismo di agenzia è quello forse più vero e divertente, quello dove vivi a contatto diretto con la fonte e dove scopri la bellezza della Notizia.
Nessun uomo conosce il significato di una QUALSIASI cosa pubblicata in un qualsiasi giornale se non conosce quali interessi controllano il giornale.
Provo ripugnanza per questo modo di fare giornalismo.