Se c'è una cosa che in Italia funziona è il disordine.
I difetti degli altri assomigliano troppo ai nostri.
Un anno passa rapido, un mese mai.
Non capisce, ma non capisce con grande autorità e competenza.
Un popolo buono a niente è capace di tutto.
L'arte è un appello al quale troppi rispondono senza essere stati chiamati.
Tutto è in uno stato di disordine assoluto.
Quando la lasciamo fare, la natura si tira fuori da sola pian piano dal disordine in cui è finita. È la nostra inquietudine, è la nostra impazienza che rovina tutto, e gli uomini muoiono tutti quanti per via dei farmaci e non per via delle malattie.
Mi guardo allo specchio, arrabbiata e delusa. Al diavolo i miei capelli, che non vogliono saperne di stare a posto.
Il cuore umano ama un po' di disordine nella sua geometria.
Nelle cose umane si debbe considerare dove sono meno inconvenienti, e pigliare quello per migliore partito, perché tutto netto, tutto sanza sospetto non si truova mai.
Se introduci un po' di anarchia... se stravolgi l'ordine prestabilito... tutto diventa improvvisamente caos. Io sono un agente del caos. E sai qual è il bello del caos? È equo!
Le nostre vere scoperte vengono dal caos, dall'andare nella direzione che sembra sbagliata e stupida e sciocca.
C'è un ordine che produce bellezza e vita, e un disordine da cui provengono deformità e morte.
Calma e ordine possono essere altrettanto pericolosi per la democrazia quanto l'agitazione e il disordine.
Sono i deboli e i confusi che venerano le finte semplicità della franchezza brutale.