L'unica educazione possibile è l'educazione estetica.
Il gioco è la contemplazione, sottratta alla serietà della passività come intuizione e bisogno e dell'attività come intelletto e ragione.
L'importante non è la ragione per se stessa ma la verità: il valore della ragione dipende dalla sua vincolazione alla verità e dalla sua radicazione ontologica.
La dialettica temporale come lotta tra bene e male è quella che c'è nella storia temporale umana nella quale positivo e negativo, bene e male sono sempre in lotta, sempre in tensione, sempre insieme.
È solo la consapevolezza della condivisione della sofferenza umana da parte di Dio, che può impedire alla sofferenza d'essere un aumento della negatività dell'uomo.
È sempre libera e aderente: libera perché non aderisce a una conoscenza concettuale, aderente perché aderisce a un'interpretazione della natura.
Avere avuto una buona educazione è un grande svantaggio. Ti esclude da tante cose.
L'educazione è il metodo che ci permette di acquisire il più alto livello di pregiudizi.
L'educazione deve fornire le condizioni che assicurino la crescenza o l'adeguatezza della vita, indipendentemente dall'età.
L'educazione ha lo scopo di farci dimenticare quello che la natura ci ha insegnato.
L'attenzione dovrebbe essere l'unico oggetto dell'educazione.
L'educazione consiste nel darci delle idee, la buona educazione nel metterle in proporzione.
L'educazione è il miglior preparativo per la vecchiaia.
In questa epoca, tanti sono così ansiosi di educare il prossimo, che non hanno tempo per educare se stessi.
Lìberati dalla terribile barriera dell'educazione, e tutto ti sembrerà più chiaro, semplice, lineare.
La migliore educazione è quella che rende sempre più inutile l'educatore stesso.