Ritengo un dovere dei giornalisti non porgere altro che i fatti ai loro lettori.
Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare.
Dio è coscienza morale. È persino l'ateismo dell'ateo.
In democrazia nessun fatto di vita si sottrae alla politica.
La vera bellezza, dopo tutto, sta nella purezza di cuore.
L'inclinazione a esagerare, a reprimere o distorcere la verità, volenti o nolenti, è una debolezza naturale dell'uomo, e il silenzio è necessario per superarla. Un uomo di poche parole raramente sarà irriflessivo nei suoi discorsi; misurerà ogni parola.
I giornalisti scrivono perché non hanno niente da dire, e hanno qualcosa da dire perché scrivono.
Se il giornalista è cieco vede solo le ombre. Se il giornalista non è cieco vedrà anche le luci.
L'arma del giornalista è la penna o la macchina da scrivere. L'arma del giornalista sotto vetro smerigliato è la bacchetta o la carta geografica.
Non posso essere razionale quando parlo con i giornalisti, perché loro non sono persone razionali.
I giornalisti sono come le donne: le amanti che non domandano niente sono quelle che costano di più.
I giornalisti ti battono continuamente la mano sulla spalla: sempre alla ricerca del punto dove conficcare il pugnale più facilmente.
Ma andate all'inferno; laggiù cari colleghi ci incontreremo tutti, più tardi possibile.
Chi di voi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore.
Un vero giornalista spiega benissimo quello che non sa.