Non si censurano le balle, ma la verità.
All'estero quando un politico è coinvolto in un reato, sparisce lui. In Italia sparisce il reato, il processo e a volte anche il magistrato.
Antipolitica è chiamare i caduti sul lavoro «morti bianche» per far sembrare meno morti i morti e meno assassini gli assassini.
Politica è difendere il dissenso delle minoranze, perché le maggioranze si tutelano da sole.
La destra scopre legge e ordine solo quando si tratta di manganellare manifestanti pacifici. Per il resto preferisce illegalità e disordine. Lo diceva Montanelli: la destra non sa fare altro che cadere nel manganello ogni volta che da élite diventa fenomeno di massa.
Antipolitica è celebrare Falcone e Borsellino e poi trattare con la mafia o chiedere i voti alla mafia o stringere la mano ad Andreotti, a Cosentino, a Cuffaro, a Lombardo, a Dell'Utri.
La verità sola fu figliola del tempo.
A volte immaginare la verità è molto peggio che sapere una brutta verità. La certezza può essere dolore. L'incertezza è pura agonia.
Nell'ozio, nei sogni, la verità sommersa viene qualche volta a galla.
Ai vivi si devono dei riguardi, ai morti si deve soltanto la verità.
È impossibile portare la fiaccola della verità in mezzo alla folla senza bruciare qua e là una barba o una parrucca.
Quando si dice la verità, prima o poi si è sicuri di essere scoperti.
Il saggio cerca la verità, lo sciocco crede di averla trovata.
Pare che la verità indichi il vagabondare di Dio.
La verità non sta in un solo sogno, ma in molti sogni.
Lo studio e la ricerca della verità e della bellezza rappresentano una sfera di attività in cui è permesso di rimanere bambini per tutta la vita.