È meglio ricevere che fare ingiustizia.
Nulla di tanto assurdo può essere detto che non venga sostenuto da qualche filosofo.
L'amicizia comporta moltissimi e grandissimi vantaggi, ma ne presenta uno nettamente superiore agli altri: alimenta buone speranze che rischiarano il futuro e non permette all'animo di deprimersi e di abbattersi.
Niente è più amabile della virtù, niente spinge di più a voler bene, se è vero che proprio per la loro virtù e moralità ci sono care, in un certo senso, anche persone che non abbiamo mai visto.
La brevità è una grande attrattiva dell'eloquenza.
Come il volto è l'immagine dell'anima, gli occhi ne sono gli interpreti.
Quando non abbiamo più nulla da ricevere e giunge l'ora del dare, quando cioè suona l'ora dell'amore, allora non riconosciamo più il volto di cui il nostro fervore implorava la presenza.
Vi è più gioia nel dare che nel ricevere!
Nella vita è più bello donare che ricevere, perché la riconoscenza è il più noioso dei sentimenti, in amore è l'opposto: avere e non essere avuti.
La sfrontatezza degli uomini è tale che, sebbene abbiano ricevuto molto, si sentono come offesi, perché avrebbero potuto ricevere di più.
Meglio dare che prendere; ma talvolta può esserci più umiltà nel ricevere che nel donare.
Chi meglio dà, maggiormente riceve.