È la giustizia, non la carità, che manca nel mondo.
Nessun uomo sceglie il male perché è il male, lo scambia solo per la felicità, per il bene che cerca.
Le donne sono ingannate dai loro amanti, come i principi dai ministri, giacché si illudono di regnare su di loro.
Chi ha reso l'uomo il giudice esclusivo, se la donna condivide con lui il dono della ragione?
L'istruzione rappresenta l'unico mezzo per liberare le donne dal giogo dell'oppressore.
Affinché il nostro desiderio infinito di giustizia possa essere colmato, occorre un giudice che adempia a queste tre condizioni: essere il signore della Storia; conoscere il segreto dei cuori; e operare per la riconciliazione e non per la distruzione.
La verità è una, la giustizia è una. Gli errori e le ingiustizie variano all'infinito.
La giustizia deve essere rigida e parere clemente. Il buon chirurgo con pietose parole conforta l'ammalato, mentre con mano sicura, e che pietà non trattiene, ne taglia le membra.
Quando per la porta della magistratura entra la politica, la giustizia esce dalla finestra.
La giustizia suppone già molto amore.
La vita è niente, la giustizia un'invenzione degli uomini. Ognuno ha la sua verità.
La giustizia di sè è nell'istante, quella degli uomini nel tempo, quella di Dio nell'eternità.
La giustizia coincide solo occasionalmente con la legge e con l'ordine.
Per alcuni la giustizia non dovrebbe essere altro che il riconoscimento dei propri privilegi.