La storia distilla soltanto i ricordi positivi.
La vita è così: bisogna crescere lentamente. Quando sei pronto davvero, tutto il mondo se ne accorgerà.
La conoscenza genera coscienza e questa a sua volta produce responsabilità.
Un premio internazionale è sempre una grande emozione, un riconoscimento che non è solo a me, ma anche ai miei ragazzi e all'Italia intera con la sua costellazione di artigiani vignaioli, casari, allevatori e pescatori.
Da sempre la cultura è anche quella che si mangia, come sapeva Mario Soldati quando, nel suo viaggio sul Po, spiegava che per capire la cultura di un luogo bisogna per prima cosa andare al mercato.
Che cos'è uno storico? Uno che scrive troppo male per poter collaborare a un quotidiano.
La logica della storia è distruttiva come gli uomini che produce: e dovunque tende la sua forza di gravità, riproduce l'equivalente del male passato. Normale è la morte.
Se pensate di attraversare un momentaccio, date un'occhiata ai libri di storia.
Le persone veramente grandi nella storia non hanno mai voluto essere grandi per loro stesse. Tutto quello che volevano era la possibilità di fare del bene per gli altri e di essere vicine a Dio.
Fede e storia non si escludono, ma si integrano e si spiegano a vicenda.
Tutti i libri storici che non contengono menzogne sono mortalmente noiosi.
Lo stile non dipende dalla bellezza. Nella storia ci sono state donne non bellissime, anzi con alcuni difetti evidenti, che hanno avuto successo proprio perché avevano stile.
La storia insegna che l'unico modo di rispondere alla violenza è la violenza. La sola soluzione possibile sarebbe quella di sostituire all'uso delle armi l'uso della parola.
Chiunque può fare la storia. Solo un grande uomo può scriverla.
La new economy è una cosa molto seria nei suoi effetti. Mai nella storia del capitalismo si era assistito a uno spostamento così rapido e colossale e spesso arrischiato di mezzi finanziari.