Dovremmo scegliere i nostri governanti guardando le loro biblioteche.
Indietro si può tornare evitando prima di andare avanti.
Essere toccati dal pericolo rende ogni volta un po' più forti, ma pure guardinghi e diffidenti.
Fame e freddo non fanno domande.
Abbiamo talmente terrore delle disfatte che quelle bugie, all'inizio pateticamente campate per salvare la faccia, piano piano il nostro cervello le elabora, le fa sue, le modifica fino a farle diventare verosimili.
Siete stati spavaldi e arroganti. I due vizi peggiori che si possano mettere insieme.
Il governo è l'unica imbarcazione conosciuta che faccia acqua dalla cima.
E' finita la politica da salotto. Una volta la gente diceva: governo ladro. Adesso dice il nome del ladro, il nome del partito e che cosa ha rubato.
Sarebbe desiderabile che ogni governo, quando si arriva al sodo del potere, bruciasse i suoi vecchi discorsi.
Ovunque il comando è ambito e contestato non può esserci un buon governo e nemmeno regnerà la concordia.
Questa amministrazione ha infranto la fiducia del popolo americano. Essi hanno dilapidato l'immensa buona volontà elargita dalle altre nazioni.
Governare vuol dire fare dei malcontenti.
La segretezza ed un governo libero e democratico non vanno d'accordo.
Abbiamo bisogno di essere responsabili per noi stessi; dobbiamo creare la nostra repubblica personale. Oggi deleghiamo le nostre responsabilità al capo, all'azienda, al governo, e poi diamo loro la colpa quando tutto va male.
Il governo gestisce il Dipartimento per l'Alcol, il Tabacco, e le Armi da Fuoco, quindi dovranno pur sapere una cosa o due su come soddisfare le donne.
So che i media amano personalizzare i dibattiti politici e so che il governo mi demonizzerà.