L'esperienza criminale è indispensabile in questa nostra vita di merda.
Forse sono cambiato, ho avuto anche la sfortuna di perdere una figlia. Devo capire da dove sono venuti fuori i miei problemi, probabilmente da un odio verso me stesso. Però voglio dare di più ai miei figli, voglio che un giorno possano rispettarmi.
Sono diventato vecchio troppo presto ed intelligente troppo tardi.
Stare fuori di prigione è meglio di qualsiasi titolo: sono stato il peggior avversario di me stesso.
La vita non è un gioco. È sopravvivenza.
La giovinezza è una cosa meravigliosa: che crimine, sprecarla nei bambini!
Le ragioni che fanno sì che ci si astenga dai crimini sono più vergognose, più segrete dei crimini.
Se la povertà è madre del crimine, la stupidità ne è il padre.
L'Italia non è fusa nemmeno nel male; tra noi, più che altrove, anche la criminalità è regionale: essa è di corruzione e di astuzia nel Settentrione, di violenza e di miseria nel Mezzogiorno.
Gli uomini arrossiscono meno per i loro crimini che per le loro debolezze e vanità.
Ciò che feci io in gioventù è centinaia di volte più semplice oggi. La tecnologia alimenta il crimine.
La storia della politica del potere non è nient'altro che la storia del crimine nazionale e internazionale e dell'assassinio di massa.
Vi sono crimini che diventano innocenti e perfino gloriosi a causa del loro splendore, numero ed eccesso.
O mi danno i poteri necessari per fronteggiare la più grande industria del crimine della nostra epoca, oppure la mia nomina a prefetto non servirà proprio a nulla.
Dove c'è una punizione, c'è sempre un crimine.