Può la disciplina nella guerra più che il furore.
Dove c'è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà.
Non fu mai savio partito fare disperare gli uomini, perché chi non spera il bene non teme il male.
Dal momento che l'amore e la paura possono difficilmente coesistere, se dobbiamo scegliere fra uno dei due, è molto più sicuro essere temuti che amati.
La capacità e la costanza sono le armi della debolezza.
Oh dolce notte, oh sante ore notturne e quete, Ch'i disïosi amanti accompagnate; in voi s'adunan tante letizie, onde voi siete sole cagion di far l'alme beate.
Quando il piede vuole sostituire la testa, oltrepassa un confine sacro.
La fede è la certezza che esiste un ordine, anche là dove non si vede ancora.
La "volontà d'ordine" può trasformare in tiranno chi voleva solamente spazzar via la confusione. La bellezza dell'ordine serve di giustificazione al dispotismo.
Dio ha inserito un'arte segreta nelle forze di natura in modo da consentire a quest'ultima di modellarsi passando dal caos a un perfetto sistema del mondo.
L'ordine è il piacere della ragione: ma il disordine è la delizia dell'immaginazione.
Io non attribuisco alla natura né bellezza né bruttezza, né ordine né confusione, giacché le cose non si possono dire belle o brutte, ordinate o confuse, se non relativamente alla nostra immaginazione.
Una cantina, un garage e una soffitta puliti sono segno di una vita vuota.
Il mondo è così ordinato che dobbiamo, dal punto di vista materiale, perdere tutto quello che abbiamo ed amiamo, una cosa dopo l'altra, fino a che non chiudiamo gli occhi noi stessi.
Gli eufemismi del ragionamento ortodosso (la gente semplice, le classi modeste) esprimono molto bene il concetto essenziale, ovvero la sottomissione all'ordine stabilito.
L'infelicità non consiste nel fare una cosa per ordine di altri, ma nel farla contro la propria volontà.