Interamente non ci comprenderemo mai, ma potremo assai più che comprenderci.
Le malattie, specialmente le lunghe malattie, sono anni di apprendistato dell'arte della vita e della formazione dello spirito.
Il filosofo vive di problemi come l'uomo di cibi. Un problema insolubile è un cibo indigesto.
Ogni malattia è un problema musicale. Ogni guarigione una soluzione musicale. Quanto più breve e tuttavia completa la soluzione, tanto maggiore il talento musicale del medico.
Non dovrebbe esistere che un unico bisogno assoluto: l'amore, la vita in comune con le persone amate.
La vita dell'uomo colto dovrebbe alternarsi fra musica e non musica, come fra sonno e veglia.
Ho sempre rifiutato di essere compreso. Essere compreso significa prostituirsi. Preferisco essere preso seriamente per quello che non sono, ignorato umanamente con decenza e naturalezza.
Dietro tutte le cose che crediamo di conoscere bene, se ne nascondono altrettante che non conosciamo per niente. La comprensione non è altro che un insieme di fraintendimenti.
Quello che gli uomini comprendono veramente è limitato a un raggio molto breve: ai loro affari e alle cose di esperienza giornaliera, a ciò che hanno l'opportunità di conoscere, e ragioni concrete per studiare o mettere in pratica. Tutto il resto è affettazione e impostura.
Nessuno comprende nessuno, qualunque cosa si pensi, si dica, si faccia.
Non c'è nulla che avvicini le persone più in fretta di una triste e malinconica comprensione.
La vera comprensione è quella che va al di là della ragione e che si fonda sull'istinto, sul cuore.
Oggi essere comprensibili equivale ad essere scoperti.
Il primo segnale dell'inizio della comprensione si manifesta con il desiderio di morire.
È certo che un uomo lo si comprende assai meglio dagli occhi che non dalle parole.