La vita è una malattia dello spirito, un agire appassionato.
Giocare significa fare esperimenti col caso.
Fra tutti i veleni, l'anima è il più potente.
L'astrazione indebolisce, la riflessione rinforza.
Chi vede un gigante esamini prima la posizione del sole e faccia attenzione a che non sia l'ombra d'un pigmeo.
Quanto più s'impara a non vivere più in istanti, bensì in anni, tanto più nobili si diventa. L'irrequietezza affannosa, il meschino affaccendarsi dello spirito diventano attività grande, tranquilla, semplice e vasta, e subentra la magnifica pazienza.
La vita è un male degno di essere vissuto.
Amare significa conoscere i sacrifici che l'eternità chiede alla vita.
Non siamo nati per lavorare incessantemente, carichi di rabbia, senza fermarci mai, con la sensazione che ci manchi qualcosa, come se avessimo buttato via la nostra vita, mentre ci affrettiamo verso la morte in preda a un senso di inadeguatezza.
La vita, più è vuota e più pesa.
Vita. La salamoia spirituale che preserva il corpo dalla decadenza.
Vivi una vita ritirata, ma nascondila agli altri.
La vita è un pavimento a scacchi.
Di tutto ci stanchiamo nella vita: le ricchezze affaticano quei che le possiede; l'ambizione soddisfatta non lascia che rimorsi; le dolcezze dell'amore, a lung'andare, non son più dolcezze.
Non aver paura che la vita possa finire. Abbi invece paura che possa non incominciare mai davvero.
La vita che si vive è un fraintendimento fluido, un'allegra media tra la grandezza che non c'è e la felicità che non può esistere.