Il capitale dei poveri è la salute.
La democrazia non arriva per dichiarazioni, né arriva per pressioni o embarghi; può arrivare attraverso il dialogo.
La salute sta tanto al di sopra di tutti i beni esteriori, che in verità un mendico sano è più felice di un re malato.
L'odio è un veleno prezioso più caro di quello dei Borgia; perché è fatto con il nostro sangue, la nostra salute, il nostro sonno e due terzi del nostro amore.
Se nella vita siamo circondati dalla morte, così anche nella salute dell'intelletto siamo circondati dalla follia.
In fin dei conti è sempre il fattore morale che opera la scelta tra malattia e salute.
Io mi auguro di stare bene, certe cose si danno per scontate, ma quando non ci sono ti accorgi di quanto mancano.
Bisogna vincere le sofferenze morali che finiscono per rovinar la salute, perché l'amore non resiste a lungo al letto d'un malato.
È meglio non avere la salute del corpo che compromettere la vita dell'anima.
La salute si basa sulla felicità: dall'abbracciarsi e fare il pagliaccio al trovare la gioia nella famiglia e negli amici, la soddisfazione nel lavoro e l'estasi nella natura delle arti.
Procuriamo solo di essere di buon conto con Dio, e poi non temiamo nulla, perché siamo figli di un buon Padre, il quale desidera la nostra salute assai più di quanto possiamo desiderarla noi.