Perfino nella vita vissuta l'egoismo non è privo di attrattive.
Sono contrario a questa mania moderna di convertire la gente perversa in virtuosa, da un momento all'altro. Quello che l'uomo semina deve raccogliere.
Vi è del lusso nell'autorimprovero. Quando ci biasimiamo, crediamo che nessun altro abbia il diritto di farlo. La confessione, non il sacerdote, ci dà l'assoluzione.
Non vi è altra medicina per l'anima che i sensi, non vi è altra medicina per i sensi che l'anima.
Lei non ti amerà mai se non le stai sempre fra i piedi: alle donne piace essere importunate.
Spesso confondiamo il dovere con ciò che compiono gli altri e non ciò che noi stessi dobbiamo compiere.
La morale non è nulla più che la regolarizzazione dell'egoismo.
Si salva l'uomo che supera il proprio egoismo d'individuo, di famiglia, di casta, e che libera la propria anima dall'idea di rassegnazione alla malvagità esistente.
La gente egoista è terribilmente capace di grandi amori.
All'egoista deve apparire immorale, esclusivamente tutto ciò che è sanzionato dalla moralità. La "morale borghese" è la nemica contro la quale ogni spirito libero deve esercitare tutta la potenza della propria energia.
Non c'è vera felicità nell'egoismo.
Benedetti gli egoisti; ti lasciano fare il tuo comodo.
È sempre egoismo, il voler vivere come il voler morire.
L'egoismo ispira un tale orrore che abbiano inventato le buone maniere per nasconderlo, ma traspare attraverso tutti i veli e si tradisce in ogni occasione.
Pensare a se stessi non è egoismo. Egoismo semmai è occuparsi solo di se stessi.