Posso simpatizzare con qualsiasi cosa, tranne che con la sofferenza.
Per entrare nella migliore società, oggi, bisogna servire buone colazioni alla gente, divertirla o scioccarla: nient'altro!
I due difetti della nostra età sono la mancanza di principi e la mancanza di profilo.
È sciocco dividere la gente in buona e cattiva. La gente è o incantevole o noiosa.
È la vecchia, vecchia storia: l'amore, ma non al principio, bensì l'amore alla fine della stagione, quando è molto più soddisfacente.
Là dove cresce il dolore è terra benedetta.
L'uomo è l'unico animale che provoca sofferenza agli altri senza altro scopo che la sofferenza come tale.
La sofferenza è una specie di bisogno dell'organismo di prendere coscienza di uno stato nuovo che l'inquieta, di rendere la sensibilità adeguata a questo stato.
Che cos'è il genio se non l'arte di rendere gradevole la sofferenza?
Non mi lasciare, resta, sofferenza!
Non lasciar discutere la propria coscienza, né disarmare la propria volontà, è così che si ottiene la sofferenza, è così che si ottiene il trionfo.
Lasciate che il vostro cuore soffra per l'afflizione e la disperazione degli altri.
Noi non abbiamo forse valore se non per le nostre sofferenze. C'è tanta gente la cui gioia è così immonda, il cui ideale è così meschino, che noi dobbiamo benedire la nostra disgrazia se ci fa più degni.
Nella vita ci sarà sempre un bastardo che ti farà soffrire, ma sarà l'unica persona che riuscirai ad amare veramente.
Le disgrazie che sopportiamo... vengono dall'esterno, sono accidenti. Ma soffrire per un nostro errore, ah! Questo è il dolore più acuto che si possa provare nella vita.
Non è vero che la sofferenza nobilita il carattere; la felicità a volte lo fa, ma la sofferenza, il più delle volte, rende gli uomini meschini e vendicativi.