L'uomo che vive artisticamente la sua vita ha per cuore il cervello.
La pubblica opinione è un tentativo di organizzare l'ignoranza della gente, e di elevarla a dignità con la forza fisica.
Quando gli uomini rinunciano a dire che cosa può essere affascinante, rinunciano anche a pensarlo.
Odio le discussioni di qualsiasi tipo. Sono sempre volgari e spesso convincenti.
Tra l'uomo famoso e l'infame non c'è che un passo e forse anche meno d'un passo.
Un uomo che moraleggia è di solito un ipocrita, una donna che moraleggia è inevitabilmente brutta.
Quando abbiamo imparato a vivere, moriamo.
Spesso il vivere bene consiste proprio nel non vivere a lungo.
Vivere è far vivere l'assurdo.
Per cosa vale la pena vivere? Non lo so, se lo sapessi ve lo rivelerei. Anzi: direi per il tai chi, per una chitarra Fender, una Harley Davidson e un Porsche gialla.
Bisogna vivere con semplicità e pensare con grandezza.
Vivi nell'atarassia, nella apatia, e troverai la tua felicità. Non preoccuparti mai; non volere gli entusiasmi, le forti emozioni. Siamo in un'epoca di egoismi senza individualità, e forse appunto per questo non si è inneggiato mai così forte al collettivismo.
La condanna degli esserti mortali, o forse il loro dono, è questo: bisogna vivere senza capire.
Se devi vivere tutta la vita strisciando come un verme, alzati e muori!
Non c'è nulla da dire: c'è solo da essere, c'è solo da vivere.
Vivere con semplicità e pensare con grandezza.