Si è sentito il demonio nella macchina, e non a torto.
La macchina significa agli occhi d'un credente, il Dio detronizzato.

Oswald Spengler

lefrasi.com

Macchina
0

Altre frasi di Oswald Spengler

Quanto rapidamente in una società di citrulli si diventa citrulli.
— Oswald Spengler
La vanità è sempre un segno di bontà d'animo. Si vuole, in questo modo, il proprio bene solo nella misura in cui si vuole il bene degli altri.
— Oswald Spengler
Si è sentito il demonio nella macchina, e non a torto. La macchina significa agli occhi d'un credente, il Dio detronizzato.
— Oswald Spengler
Alla fine è sempre un plotone di soldati a salvare la civiltà.
— Oswald Spengler
Niente fini, niente grandezza.
— Oswald Spengler
Tutte le frasi, le citazioni, gli aforismi di Oswald Spengler

Altre citazioni sugli stessi argomenti

Il gelo della macchina è il gelo rappreso della vita. L'assenza non rimpianta dell'anima. La tecnica è la regressione progressiva all'inorganico. Essa è ritorno all'inorganico come progresso verso l'inorganico. L'uomo residuo è una fase attardata.
— Manlio Sgalambro
Io amo le macchine imprecise, i computer che sbagliano, i semafori che s'incantano.
— Giorgio Manganelli
Da ogni parte si è cacciato via il vivente artigiano per far posto a un operaio senz'anima ma più veloce. La spoletta sfugge alle dita del tessitore e cade tra dita d'acciaio che la fanno girare più rapidamente.
— Thomas Carlyle
Se l'uomo saprà utilizzarla con spirito creativo, la macchina sarà il servo e il liberatore dell'umanità.
— Frank Lloyd Wright
Dovunque vi saranno molte macchine per sostituire gli uomini, vi saranno sempre molti uomini che non sono altro che macchine.
— Louis de Bonald
Niente è meno istruttivo delle macchine.
— Simone Weil
Fino a quando la macchina sia presente, si ha l'obbligo di usarla. Nessun attinge acqua dal pozzo, quando si può girare un rubinetto.
— George Orwell
Si è sentito il demonio nella macchina, e non a torto. La macchina significa agli occhi d'un credente, il Dio detronizzato.
— Oswald Spengler
Macchine. Le figlie senza madre dell'uomo.
— Guillaume Apollinaire