Distacchiamoci dal mondo in cui tutto è follia e vanità.
Chi medita cerca di conoscere i suoi difetti, tenta di correggerli e si modera negli impulsi.
Se ti sopraggiunge qualche languore o debolezza di spirito, corri ai piedi della Croce.
Se il passato è stato imperfetto, occorre più cautela per l'avvenire.
Dove c'è più sacrificio, c'è più generosità.
I matti sono punti di domanda senza frase migliaia di astronavi che non tornano alla base sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole i matti sono apostoli di un Dio che non li vuole.
Le idee folli e squilibrate hanno la fastidiosa tendenza a diffondersi e radicarsi.
In questo mondo devi essere matto. Se no impazzisci.
Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell'uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso.
L'essere umano si concede il lusso della follia solo quando sussistono le condizioni.
È così necessaria la follia degli uomini che non essere folli vorrebbe dire esserlo in un altro modo.
Il culmine della follia non è forse pensare che l'essere è il nulla? E "nichilismo" non è forse, innanzitutto, pensare che l'essere è nulla?
Il fenomeno della follia, per l'uomo, non è separabile dal linguaggio.
L'opinione pubblica è una miscela di follia, debolezza, pregiudizi, sentimenti sbagliati, sentimenti giusti, ostinazione, e paragrafi di giornale.
Ho sempre constatato che per riuscire nel mondo bisogna aver l'aria folle ed essere saggi.