Il peggio non è sempre sicuro.
Il rispetto dei cattolici per la Bibbia è enorme e si manifesta soprattutto nel tenersene a rispettosa distanza.
I discorsi non sono che rumore e i libri non sono che carta.
Gli uomini si giudicano meglio dal basso verso l'alto che dall'alto in basso.
Non ci si prepara alla morte, ci si separa della vita.
Si parla di sacrificio, eppure ogni scelta è come un movimento quasi impercettibile, come si fa con la mano. Soltanto il male in realtà è faticoso, poiché si oppone all'essere, rifiuta queste grandi forze continue che ci attorniano e si vincolano.
Peggio di così le cose non possono andare. Diceva l'ottimista.
Gli italiani danno spesso il meglio di sé nel peggio.
Io non domando a che razza appartenga un uomo, basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio.
Niente va così male che non possa andare peggio.
Il suo peggio è meglio del meglio di chiunque altro.
Il peggio, nel peggio, è l'attesa del peggio.
Ad altri va peggio. È quello che mi dico nelle lunghe notti in cui non riesco a dormire. Ad altri va peggio.
Finché possiamo dire: "questo è il peggio", vuol dire che il peggio ancora può venire.
Temere il peggio spesso cura il peggio.