A Milano ci sono due squadre: l'Inter e la primavera dell'Inter.
Sto preparando lo striscione del Milan Club Marsiglia. C'è già lo sponsor: l'Enel.
Ho una scaramanzia. La domenica compro la Settimana enigmistica e cerco di risolvere i quesiti della sfinge. Credo che riuscendoci l'Inter poi vinca.
La Juventus è come una malattia che uno si trascina dall'infanzia. Alla lunga ci si rassegna.
Non sono mai stati i fiori di pisello a far sbocciare la primavera.
Primavera non è che s'avventuri un'altra volta e cinga di tripudi un'altra volta i rami seminudi tutti raggiando questi cieli puri?.
Essere interessati al cambiamento delle stagioni è uno stato mentale più felice di essere disperatamente innamorati della primavera.
La Sicilia è il paese delle arance, del suolo fiorito la cui aria, in primavera, è tutto un profumo... Ma quel che ne fa una terra necessaria a vedersi e unica al mondo, è il fatto che da un'estremità all'altra, essa si può definire uno strano e divino museo di architettura.
Non c'è che una stagione: l'estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L'autunno la ricorda, l'inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.
Se una rondine non fa primavera, figurarsi se un coglione fa categoria.
Nell'anima unita a Dio, regna sempre la primavera.
Nello stupendo maggio, quando esplodevano tutte le gemme, proprio allora nel mio cuore è spuntato l'amore.
Tra il dire e il fare c'è di mezzo "e il" e una rondella non fa primavera.