Dio mi ha fatto imperfetto e mortale. Permettete che sia, almeno, un po' seccato.
In teatro, spesso, le cose migliori sono gli intervalli.
Il primato dell'imbecillità viene battuto tutti i giorni.
Il miglior motivo per telefonare a un amico è di non averne nessuno.
Tra i cattolici c'è di tutto: anche qualche cristiano.
La via che indica la Chiesa non porta a Dio, porta alla Chiesa.
Il senso delle nostre imperfezioni ci aiuta ad avere paura. Cercare di risolverle ci aiuta ad avere coraggio.
Il fatto che l'attività svolta in modo così imperfetto sia stata e sia tuttora per me fonte inesauribile di gioia, mi fa ritenere che l'imperfezione nell'eseguire il compito che ci siamo prefissi o ci è stato assegnato, sia più consona alla natura umana così imperfetta che non la perfezione.
Oh! Come è necessaria l'imperfezione per essere perfetti!
Fa parte delle imperfezioni e delle rinunce della vita umana il fatto che la nostra infanzia debba diventarci estranea e cadere nell'oblio, come un tesoro sfuggito a mani che giocavano, e precipitato in un pozzo profondo.
Tutto è imperfetto, non c'è tramonto così bello da non poterlo essere di più, o brezza lieve che invita al sonno che non possa favorire un sonno ancora più sereno.
Le imperfezioni ci fanno conoscere la nostra grande miseria.
Imperfettamente conosciamo e imperfettamente amiamo.
Se l'imperfetto viene definito come un male, allora ogni cosa diviene un male, perché ogni cosa è imperfetta.
Le imperfezioni degli altri ci aiutano anche a non attenderci da loro una qualche felicità, pienezza o compimento che in realtà possiamo trovare in Dio soltanto.