La saggezza non ha salvato il mondo. Forse dovrà farlo la follia.
Non è in nome dell'altruismo, ma dell'egoismo che dovremmo rispettarci l'un l'altro.
Credere in Dio, come negarlo, è presunzione assoluta.
Il teatro è una forma di felicità interrotta dall'esistenza.
Augurarsi e augurare che l'anno nuovo risulti migliore del precedente è consuetudine antica. E significativa. Ci dice come in tutta la storia dell'umanità non ci sia mai stato un anno così ben riuscito da chiedergli il bis.
Il maestro nell'arte del vivere persegue il suo ideale di eccellenza in tutto quello che fa, così nel proprio gioco e nel proprio lavoro, lasciando agli altri decidere se in ogni momento stia giocando o lavorando, perché ai suoi occhi egli sta sempre facendo entrambe le cose.
Non erano dotati di quella sana capacità di dubitare, necessaria per sviluppare una vera saggezza.
La saggezza che un dotto tenta di comunicare agli altri, ha sempre un suono di pazzia.
Il saggio si abitua ai mali futuri e, mentre per gli altri diventano sopportabili dopo una lunga sofferenza, egli li rende tali con una lunga meditazione.
Abbiamo avuto una decadenza della spiritualità quando ai saggi, che erano modelli di serenità e di equilibrato godimento dell'esistenza, abbiamo sostituito i santi, che sono modelli di sacrificio di sé.
I libri che hai studiato sono soltanto le impronte cancellate dei passi dei Saggi del passato. Queste impronte sono lasciate da delle scarpe, ma non sono quelle scarpe.
Cerca soltanto la felicità, e dubito che la troverai. Dimenticati della felicità, cerca la saggezza e la bontà, probabilmente la felicità ti troverà. La felicità è solitamente indiretta, un effetto collaterale o una conseguenza di qualcos'altro.
L'incredulità è la saggezza degli stupidi.
Non sai, figlio mio, con quanta poca saggezza sia governato il mondo?
Il Saggio arriva senza partire. Vede senza guardare. Fa senza fare.