Il vero problema non è la libertà delle religioni ma la libertà dalle religioni.
Quando si è onnipotenti, ubiqui, onniscienti è facile montarsi la testa.
Facile essere Dio. Difficile è essere uomini.
Il passato non mi preoccupa: i danni che doveva fare li ha fatti; mi preoccupa il futuro, che li deve ancora fare.
L'onestà non paga. Se vuoi essere onesto, devi farlo gratis.
Augurarsi e augurare che l'anno nuovo risulti migliore del precedente è consuetudine antica. E significativa. Ci dice come in tutta la storia dell'umanità non ci sia mai stato un anno così ben riuscito da chiedergli il bis.
La Bibbia può essere la verità, ma non è tutta la verità e nient'altro che la verità.
Ovunque Dio eriga una casa di preghiera, il diavolo vi costruisce sempre una cappella. E si scoprirà dopo aver controllato, che quest'ultimo ha la più vasta congregazione.
La religione: una faccenda domenicale.
La religione è il sospiro di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito.
Templi e chiese, pagode e moschee, in tutti i paesi e in tutte le epoche, sono una testimonianza, nel loro splendore e nella loro grandezza, del bisogno metafisico dell'uomo che, potente e indistruttibile, segue a ruota il bisogno fisico.
Dovunque Dio erige una chiesa, sempre il demonio innalza una cappella; e se vai a vedere, troverai che dal secondo ci sono più fedeli.
L'opinione piacevole viene accolta come vera: questa è la prova del piacere (o come dice la Chiesa, la prova della forza), di cui tutte le religioni vanno così fiere, mentre se ne dovrebbero vergognare.
Allo stesso modo in cui altre persone possono leggere brani della Bibbia, io leggo quelli della retorica. Ho il vantaggio del riposo e della assenza di devozione.
Sono spesso più religioso in un giorno di sole.
La vera sede delle religioni è l'Oriente. E, dopo tutto, il cattolicesimo è una religione orientale, che si è diffusa dovunque, ma che forse solo lo spirito di quei paesi può assimilare e accettare totalmente.