Un uomo non può essere ingannato che da se stesso.
La chiave di ogni uomo è il suo pensiero.
È una regola delle buone maniere quella di evitare le esagerazioni.
Se io ho perso la fiducia in me stesso, ho l'universo contro di me.
Abbiamo poco controllo sui nostri pensieri. Siamo prigionieri delle idee.
Noi giudichiamo la saggezza di un uomo dalle sue speranze.
Il linguaggio è stato lavorato dagli uomini per intendersi tra loro, non per ingannarsi a vicenda.
Il fare uso ordinario di astuzie è segno di piccolezza di mente, e accade quasi sempre che chi se ne serve per coprirsi da un lato si scopre dall'altro.
Non sono soltanto le impressioni più antiche e precoci che possono trarci in inganno; anche il fascino della novità ha questo potere.
Il primo prete fu il primo imbroglione che incontrò il primo fesso.
Si sa, per altro, che le mogli è il loro mestiere d'ingannare i mariti.
No. È il grande inganno, la saggezza dei vecchi. Non diventano saggi. Diventano attenti.
L'istinto difficilmente inganna perché non calcola.
Fatto l'inganno, trovata la legge. Siamo tutti uguali davanti alla legge. Ecco perché molti vizi mettono dentro.
Mille anni al mondo mille ancora che bell'inganno sei anima mia e che bello il mio tempo, che bella compagnia.
Violenza e frode. In definitiva, così nella storia come nella vita privata, la violenza non chiama che violenza, la frode non chiama che frode. L'uomo, entrato nel movimento del circolo, non ne esce più se non per qualche preveduto e perciò immorale incidente.