Quando tutto è perduto, tutto è possibile.
La disperazione è la parte inferiore di qualcosa che, per affondare, deve prima arrampicarsi.
Quando si è innamorati, basta un niente per essere ridotti alla disperazione o per toccare il cielo con un dito.
Sono come il figlio d'una povera affamata, che piange perché vuol mangiare, spinto dall'intensità della fame, incurante delle condizioni disperate della sua povera e pietosa madre, sconfitta dalla vita.
Nessuno ha il diritto di fermarsi e provare disperazione. C'è troppo da fare.
Oggigiorno gli uomini conducono vite di rumorosa disperazione.
Il matrimonio è una cosa disperata.
La maggioranza dell'umanità vive un'esistenza di quieta disperazione. Ciò che chiamiamo rassegnazione non è altro che disperazione cronica.
Nessun dramma personale è tale da poter essere vomitato in faccia agli altri. Per quelli rimediabili, basta e avanza la commedia. Per quelli irrimediabili, in novecentonovantanove casi su mille è preferibile il silenzio. È più decente.
Chi non ha mai sperato non può mai disperare.
Io ho visto cosa può fare una risata. Può trasformare delle lacrime quasi insopportabili in qualcosa di sopportabile, dando anche speranza.