Stare in ozio richiede un forte senso di identità personale.
Io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare. La gran cosa è muoversi, sentire più acutamente il prurito della nostra vita, scendere da questo letto di piume della civiltà e sentirsi sotto i piedi il granito del globo.
L'attività frenetica, a scuola o in università, in chiesa o al mercato, è sintomo di scarsa voglia di vivere.
Chi mostra di essere troppo diligente, a scuola o nella vita, in chiesa o al mercato, mostra un sintomo di scarsa vitalità.
Essere ciò che siamo e diventare ciò che siamo capaci di diventare è il solo fine della vita.
È il mondo lo spazio in cui giochiamo la nostra identità.
Sapere dove è l'identità è una domanda senza risposta.
Nei fatti stessi non si trova mai una contraddizione né un'identità.
La risposta al fenomeno non si trova nel multiculturalismo che ha la pretesa di mettere nazionalità, culture e religioni le une affianco alle altre come tante identità isolate e giustapposte.
Parlare di identità padana vuol dire parlare di qualcosa che non ha un fondamento di tipo storico. Anche se la Lega Nord ha il merito di aver avviato un dibattito serio sul federalismo fiscale e su come avvicinare le istituzioni ai cittadini.
Belladonna. In Italiano una bella donna; in Inglese un mortale veleno. Un chiaro esempio dell'essenziale identità delle due lingue.
E così, conferendo al nulla un potere semantico che si irradia a distanza fino a significare qualsiasi cosa, la moda risolve a buon prezzo problemi di identità che pongono fine all'angosciante interrogativo: «Chi sono?».
Se si prescinde dal cristianesimo italiano, non si può costruire un'identità nazionale condivisa.
La gente ha bisogno di un mostro in cui credere. Un nemico vero e orribile. Un demone in contrasto col quale definire la propria identità. Altrimenti siamo soltanto noi contro noi stessi.