Coloro che ancora mangiano carne quando potrebbero fare altrimenti non possono pretendere di essere veri moralisti.
A parer mio, la scelta di vita vegetariana, anche solo per i suoi effetti fisici sul temperamento umano, avrebbe un'influenza estremamente benefica sulla maggior parte dell'umanità.
Ah, che delitto enorme è cacciare visceri nei visceri, ingrassare il corpo ingordo stipandovi dentro un altro corpo, vivere della morte di un altro essere vivente!
Se i mattatoi avessero le pareti di vetro, tutti sarebbero vegetariani.
Mangiare meno cibi di origine animale, fatto salvo il minor consumo di grasso animale e di colesterolo, non può rispondere mai, né in nessun luogo, ad un'esigenza salutare.
Finché gli uomini massacreranno gli animali, si uccideranno tra di loro. In verità, colui che semina il seme del dolore e della morte non può raccogliere amore e gioia.
Chi si astiene dal mangiare la carne martoriata degli animali uccisi avrà lo spirito santo e la verità.
Mangiare carne è digerire le agonie di altri esseri viventi.
Fintanto che l'uomo continuerà a distruggere tutte le forme di vita, ed a considerarle inferiori, non saprà mai cos'è la salute, e soprattutto non troverà mai pace.
Quando sei da esempio, crei un certo livello di consapevolezza. I miei amici, persone con cui non ho mai discusso di vegetarianismo, stanno adottando uno stile di vita vegetariano perché se ne rendono conto.
Nell'induismo il vegetarianesimo è richiesto solo ai brahmani e ai mercanti, cioè a una minoranza.