Una pace certa è preferibile e più sicura di una vittoria sperata.
La libertà corre gravi pericoli a causa di inganni e tradimenti.
L'ira senza forze è vana.
La gloria disdegnata ritorna talvolta, a tempo debito, accresciuta.
È pericoloso, data la facilità con cui si sbaglia, vivere puntando solo sull'onestà.
Fama e onore vanno talvolta più facilmente a chi non li ricerca.
Ci sarà pace quando la vita dell'uomo sarà rispettata, accolta, amata sempre, dal concepimento alla morte, sempre con il medesimo amore, e in ogni parte del mondo.
La pace non è solo un fine remoto da raggiungere, ma un mezzo per raggiungere quel fine.
Lo stato di pace tra gli uomini, che vivono gli uni a fianco degli altri, non è uno stato naturale, il quale è piuttosto uno stato di guerra.
Oggi la pace è poco più che una convenienza politica: non è certo un sistema di pensiero e un modo di sentire veramente diffusi.
Se si vuole fare la pace con il nemico, si deve lavorare con il proprio nemico. Esso deve poi diventare il vostro partner.
"Adda tene' pacienza pure int'a casa soia", doveva avere pazienza pure a casa sua. È bella la pacienza in napoletano perché mette un po' della parola pace dentro la pazienza.
Non si può separare la pace dalla libertà perché nessuno può essere in pace senza avere libertà.
Pace, pace una volta al mio tormento, Stanco di più patir, dai suoi legami Fugge il mio spirto, e si dilegua al vento.
L'artigiano della pace non è un dolce sognatore: sa unire la dolcezza con la forza.
La pace è più importante di ogni giustizia; e la pace non fu fatta per amore della giustizia, ma la giustizia per amor della pace.